Il progetto

L’Autorità di Sistema portuale ha previsto che la realizzazione della nuova diga foranea sia realizzata in due fasi, da attuare in tempi successivi in relazione alla gradualità di accesso ai finanziamenti:

  • la prima fase di costruzione (Fase a), punta a rendere operativo il terminale di Calata Bettolo garantendo l’accesso alle grandi navi in totale sicurezza e a mantenere o migliorare l’operatività degli altri terminali di Sampierdarena;
  • la seconda fase, di completamento della costruzione (Fase b), punta a rendere operativi tutti i terminali di Sampierdarena, anche quelli più a ponente, garantendo l’accesso delle grandi navi in condizioni di sicurezza.

Le tre soluzioni di progetto

Le alternative selezionate come le più vantaggiose in termini di minori sviluppi di nuove opere e di una minore porzione di diga esistente da demolire e quindi di minori costi, sono tre (individuate nell’ambito di 5 famiglie di soluzioni studiate): la soluzione 2 e la soluzione 3, che prevedono l’accesso al porto da levante; la soluzione 4 che prevede invece l’accesso da ponente. Le tre soluzioni sono state valutate e confrontate anche in relazione agli effetti sui fattori ambientali, paesaggistici, storico-archeologici, sulle attività diportistiche a levante, sulle procedure per l’imbarco del pilota sulle navi e sulle manovre di accesso delle navi al porto.

Soluzione 2
accesso
da Levante

Fotoinserimento alternativa 2

Il progetto prevede che per entrare a Calata Bettolo e a Sampierdarena si utilizzi un nuovo ingresso da levante (est), lasciando che le navi da crociera e i traghetti continuino a raggiungere il Porto Antico attraverso l’attuale ingresso da levante. Nella fase iniziale (Fase a) si realizza il primo tratto della nuova diga per circa 3.100 metri su fondali con profondità superiore ai 30 metri, e per circa 1.000 metri su fondali compresi tra 20 e 30 metri. Contemporaneamente si prevede la demolizione della diga esistente per circa 1900 metri, di fronte ai terminali di Calata Bettolo e di Calata Massaua, senza toccare il molo storico Duca di Galliera.

Nella fase di completamento (Fase b), si realizza un nuovo tratto di diga, a circa 400 metri di distanza dal filo delle banchine, oltre ad un prolungamento della diga esistente dell’aeroporto. Viene quindi completata la demolizione della diga esistente, di fronte a Sampierdarena nel tratto di ponente, per un totale di circa 1500 metri. Tra i due tratti della nuova diga viene mantenuta un’apertura di 150 metri, in prossimità della foce del torrente Polcevera, per favorire i deflussi di piena e limitare il deposito di sedimenti nell’area portuale. Il varco di Ponente potrà anche essere destinato alla navigazione di piccolo cabotaggio e alle imbarcazioni di servizio.

Alternativa2A
Alternativa2B

Soluzione 3
accesso
da Levante

Fotoinserimento alternativa 3

Rispetto alla soluzione 2, il progetto prevede un nuovo ingresso da levante (est), per tutte le navi dirette ai vari terminali, sia per le navi portacontenitori dirette verso Calata Bettolo e le darsene di Sampierdarena, sia per le navi da crociera dirette verso il Porto Antico. Queste ultime, potranno pertanto raggiungere il Porto Antico, attraverso un varco di 400 metri previsto tra Calata Bettolo e la diga esistente. Questa soluzione consente la massima flessibilità operativa delle manovre delle navi, permettendo l’ingresso contemporaneo di una nave commerciale e di una nave da crociera. In questo modo si distinguono gli ingressi per i diversi tipi di traffico, destinando quello nuovo al traffico per i terminali commerciali. Per realizzare questa soluzione, si prevede la demolizione di un tratto del Molo di Galliera verso ponente, e una nuova configurazione di questa porzione di diga per consentire le manovre di accesso al Porto Antico. . 

Complessivamente, si prevede la demolizione di 2.150 metri dell’attuale diga foranea, nel tratto da Calata Massaua e il molo Duca di Galliera (circa 300 metri). Nella fase di completamento (Fase b), analogamente all’alternativa 2, si realizza un nuovo tratto di diga, a circa 400 metri di distanza dal filo delle banchine, oltre ad un prolungamento della diga esistente dell’aeroporto. Tra i due tratti viene mantenuta, anche in questo caso, un’apertura in prossimità della foce del torrente Polcevera di circa 150 metri. Sempre in questa fase è prevista la demolizione della diga esistente di fronte alle banchine di Sampierdarena nel tratto di ponente, per uno sviluppo totale di circa 1950 metri.

Alternativa3A
Alternativa3B

Soluzione 4
accesso
da ponente

Fotoinserimento alternativa 4

Il progetto prevede un nuovo ingresso da ponente per le navi dirette ai vari terminali: Calata Bettolo, le darsene di Sampierdarena, il bacino del Porto Antico. Anche le navi da crociera e i traghetti, come per l’alternativa 2, possono accedere al porto, attraverso un varco di larghezza di 400 metri ricavato tra Calata Bettolo e la diga esistente, oltre all’imboccatura esistente. Nella fase iniziale (Fase a) si realizza la nuova diga foranea, che si sviluppa per circa 2.350 metri su fondali tra 30 e 50 metri e per circa 850 metri su fondali variabili tra i 20 m e 30. In questa fase si realizza il varco di accesso al Porto Antico, attraverso la demolizione di 2.150 metri dell’attuale diga foranea, nel tratto da Calata Massaua e il molo Duca di Galliera (per 300 metri).

Nella fase di completamento (Fase b), come nelle altre soluzioni, si realizza un nuovo tratto di diga foranea distanziato 400 metri dal filo delle banchine e un altro in prolungamento della diga esistente dell’aeroporto. Tra i due tratti viene mantenuta un’apertura in prossimità della foce del Torrente Polcevera di circa 150 metri. In questa fase è prevista anche la demolizione della diga esistente di fronte alle banchine di Sampierdarena nel tratto di ponente, per uno sviluppo totale di 1850 metri.

Alternativa4A
Alternativa4B