Le ragioni dell’opera
La nuova diga foranea del porto di Genova risponde all’esigenza di ampliare il canale di Sampierdarena, al fine di consentire l’accesso in sicurezza anche alle navi di grandi dimensioni.
La nuova diga, che sarà realizzata a circa 200 metri più al largo di quella attuale, ha la funzione di creare una nuova configurazione degli accessi portuali, che garantisca:
- i transiti e le manovre delle navi in totale sicurezza
- lo sviluppo dell’area portuale, attraverso l’incremento dei traffici
La nuova diga è progettata per consentire al Porto di Genova di ospitare in sicurezza navi più grandi, della lunghezza di 400/450 metri, senza limitare gli accessi e le manovre verso gli accosti, ed adeguandosi alle esigenze delle maggiori compagnie di navigazione.
Senza questo intervento, il porto di Genova rischia di non poter espandere il proprio mercato e di perdere importanti quote di quello attuale.
Le criticità da superare
Attualmente, per accedere ai terminali di Sampierdarena e del Porto Antico vengono utilizzati gli accessi di levante e di ponente.
L’attuale scenario portuale pone un limite alle dimensioni delle navi in grado di accedere in sicurezza al bacino di Sampierdarena dall’imboccatura principale di levante. Questo limite corrisponde ad una lunghezza massima delle navi di 300 m. L’accesso di ponente presenta invece caratteristiche dimensionali che consentono il transito di navi di lunghezza inferiore ai 200 metri.
Accessi e spazi di manovra disponibili nell’attuale configurazione del porto
Le ridotte dimensioni del canale di Sampierdarena, con una larghezza compresa tra i 150 e i 200 metri, rendono difficoltose le manovre di ingresso ed uscita dal porto. Inoltre, con l’attuale configurazione, risultano complesse le fasi di manovra delle navi, che ad oggi si svolgono in due avamporti molto stretti: uno collocato in prossimità di Calata Bettolo (del diametro di 550 metri) e l’altro all’imboccatura di ponente (del diametro di 350 metri).
Le limitate dimensioni del canale di Sampierdarena e delle relative aree di manovra, non consentono ad oggi, l’accesso alle grandi navi porta contenitore, che caratterizzeranno invece i traffici futuri.
Per risolvere queste criticità, la nuova diga foranea sarà realizzata a circa 400 metri dalle banchine, ampliando di circa 200 metri l’attuale canale di Sampierdarena, incrementando le aree portuali interne e le aree di manovra, con la creazione di un nuovo avamporto del diametro di circa 800 metri.
Ingresso al Porto di Sampierdarena – Stato di fatto (ricostruzione 3D)
Con queste modifiche il porto potrà essere di nuovo adeguato alle esigenze del mercato di oggi e potrà rendere pienamente operativo il nuovo terminale di Calata Bettolo, in corso di realizzazione, destinato ad accogliere navi portacontenitori di grande capacità e della lunghezza di 400 metri (che altrimenti non potrebbero transitare in sicurezza).